Cosa fare e cosa vedere a Dublino con i bambini

Un weekend nella capitale irlandese con mia figlia di otto anni  

61FA6477-5760-4439-8C26-8C4133D8B67AMi mancava Dublino, dove ho fatto la prima esperienza all’estero, nell’ormai lontano 1999. Era da un po’ che volevo tornarci, ma i prezzi degli alloggi nel frattempo sono saliti alle stelle e se fossimo partiti tutti e cinque avremmo speso una piccola fortuna per un solo weekend. E così mi è venuta l’idea di andare con la mia figlia maggiore, anche per passare un po’ di tempo noi due da sole.

L’inizio non è stato dei migliori perché al momento dell’imbarco si è rotto il manico del trolley. E una volta arrivate, come se non bastasse, l’affidabile Airlink, l’autobus che in mezz’ora porta in centro città, si è improvvisamente fermato e non è più ripartito. Dopo un po’ sono andata a chiedere informazioni al conducente e ho capito che avremmo fatto meglio a proseguire a piedi: c’era un incidente e secondo lui avrebbero potuto impiegare anche un’ora, per liberare la strada. Per fortuna eravamo solo a una decina di minuti dal centro, ma con il trolley rotto non è stata proprio una passeggiata!

Prendendo al volo un autobus siamo poi arrivate al nostro b&b, in una traversa tranquilla del vivace quartiere di Portobello.

Da questo momento in poi la nuvoletta della sfiga si è fortunatamente spostata altrove e il resto del fine settimana è andato benissimo. Abbiamo avuto anche un tempo fantastico, con sole e caldo senza interruzione, che non è poi così scontato a fine Giugno in Irlanda!

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Sabato mattina, Temple bar

Quello che avrebbe dovuto essere un nostalgico weekend a Dublino, alla fine non ha avuto molto spazio per la nostalgia! Nel senso che con una bambina, è stata tutta un’altra esperienza e non mi è stato possibile crogiolarmi nei ricordi. Ecco quello che abbiamo fatto e in generale i miei consigli per visitare Dublino con dei bambini.

Cosa Fare a Dublino con i bambini : 

1. ANDARE AL PUB! 

Vi accorgerete fin da subito che la città è fatta di un pub dietro l’altro e che quelli del centro sono sempre tutti pieni. Dublino è, a tutti gli effetti, una città giovane e dedita al divertimento. Nei pub di campagna o in quelli di periferia, più tranquilli, i bambini sono di solito bene accetti. Nei chiassosi pub del centro di Dublino invece non ne vedrete molti, però è possibile portarceli e sarà anche un’ esperienza divertente per loro, se sceglierete quelli dove si suona dal vivo. Meglio andarci a pranzo piuttosto che a cena: primo perché troverete ( forse!) meno ubriachi in giro e poi perché per legge, i minori devono uscire da questi locali entro le 21.

Oltre ai movimentati pub di Temple bar, consiglierei di spostarsi, per un pranzo o una birra, in uno di quelli più tranquilli, di quartiere, dove si respira un’altra atmosfera, più familiare e caratteristica.

Da non perdere è il più antico pub di Dublino, il Brazen Head, frequentato anche da James Joyce, che lo nomina perfino nel suo capolavoro “Ulisse”. È qua che Robert Emmet pianificò la rivolta del 1803. E un secolo più tardi, i leader della lotta per l’indipendenza, si riunirono anche loro regolarmente al Brazen Head. Insomma, le pareti di questo pub sono ricche di storia e poi, c’è buona musica dal vivo tutte le sere e anche la domenica pomeriggio, a partire dalle 15.

2. MUSEI E ATTIVITÀ CULTURALI 

Sulla carta sembrava ci fossero diverse attività adatte ai bambini. In realtà, dopo essermi informata, mi sono resa conto che molte di queste, non facevano per noi. Iniziamo dal museo degli gnomi, il Leprechaun Museum, interessante perché permette di conoscere la mitologia irlandese. Tutte le visite sono guidate da un cantastorie, che pare sia anche molto simpatico, ma si deve capire l’inglese, altrimenti non ha molto senso. Lo stesso vale per il centro culturale di Temple bar, dedicato interamente ai bambini, The Ark, dove si organizzano spettacoli di teatro e musica e laboratori di vario tipo, ma è adatto solo a bambini che parlano inglese. Potrebbe essere interessante per quelli che hanno già alle spalle qualche anno di inglese scolastico, per fare un po’ di pratica.

Molto bello è invece Dublinia, un museo che ripercorre la storia di Dublino dal periodo della dominazione vichinga, fino al medioevo. Non è il classico museo fatto di cimeli custoditi nelle teche: si tratta di un percorso interattivo, interessante per i bambini, perché si può toccare tutto, ci si può provare i vestiti, giocare con gli utensili di quei tempi, scrivere il proprio nome con l’alfabeto vichingo. Hanno fatto lo sforzo di tradurre molte delle informazioni anche in altre lingue, tra cui l’italiano, ma purtroppo non hanno tradotto tutto e ho dovuto aiutare io mia figlia, che era molto curiosa e interessata e si è lamentata del fatto che i video e alcuni pannelli fossero solo in inglese. Nel negozio di souvenir abbiamo anche trovato il regalo perfetto per i fratelli rimasti a casa: due elmi vichinghi con le corna. L’uscita si trova proprio di fronte alla maestosa Cattedrale di Christchurch. L’ingresso è a pagamento, ma è possibile acquistare un biglietto combinato con il museo.

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Dublinia

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3. ST. STEPHEN’S GREEN E PHOENIX PARK

I due parchi cittadini. Il St. Stephen’s Green si trova proprio in centro ed è un giardino all’inglese, con aiuole fiorite, dei gazebo, alberi secolari, un laghetto con anatre e cigni, una cascata artificiale e un bel parco giochi. Nelle belle giornate il tappeto verde del St. Stephen’s Green si riempie di Dubliners e turisti che vengono qui per godersi un po’ di sole. Il Phoenix Park è il parco urbano più grande d’Europa e si trovi appena fuori dal centro. Lo si può raggiungere prendendo un autobus dai Quays, il lungofiume, oppure a piedi, con una passeggiata di circa 20 minuti ( a passo svelto ). È possibile noleggiare una bicicletta e andare in cerca dei daini che circolano liberi per il parco. Anche lo zoo di Dublino si trova qui. Altri luoghi di interesse turistico sono il grande obelisco e il castello di Ashtown. Noi non ci siamo allontanate molto, ma volendo si può pedalare per chilometri all’interno del parco, tra il verde di prati perfetti e zone più selvagge, campi sportivi e boschetti. Dopo aver finalmente incontrato i daini, che non sono per niente timidi e anzi, si avvicinano loro in cerca di cibo, ci siamo ritenute soddisfatte ( e soprattutto ci era venuta fame! ) e siamo uscite dal parco per andare a pranzo.

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Incontro ravvicinato con i daini

4. FERMARSI AD ASCOLTARE GLI ARTISTI DI STRADA

L’Irlanda è anche questo! La musica è così radicata nella cultura irlandese che l’arpa è addirittura il simbolo nazionale. Oltre ai tanti locali che offrono musica dal vivo, ci sono diversi musicisti che si esibiscono per strada, alcuni davvero molto talentuosi. Noi ci siamo fermate ad ascoltare ogni singolo busker incontrato sul nostro cammino! E mia figlia è sempre andata, con grande piacere, a lasciare qualche monetina agli artisti, ricevendo grandi sorrisi e ringraziamenti che l’hanno resa felice. I luoghi classici dove si esibiscono gli artisti di strada sono Grafton Street, la via dello shopping, e la piazzetta di Temple bar. Noi, forse grazie al bel tempo, li abbiamo incontrati anche al St. Stephen’s Green, in Henry Street ( l’altra via dello shopping) e in diversi altri angoli del centro.

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5. LE COLORATE PORTE GIORGIANE 

Le porte colorate sono indubbiamente uno dei segni distintivi di Dublino. Anche se le case giorgiane si trovano un po’ ovunque nelle zone centrali della città, a Merrion Square,  Fitzwilliam Square e Leeson Street, si trovano gli esempi migliori, con schiere di abitazioni perfettamente preservate. In Merrion Square c’è anche un piccolo parco che fino al 1960 era privato e permetteva l’accesso ai soli abitanti della zona, che avevano la chiave. In questa piazza hanno vissuto anche personaggi illustri, come ad esempio Oscar Wilde, a cui è stata dedicata una statua che si trova all’interno del parco e lo scrittore e poeta William Butler Yeats. A chi si trovasse a Dublino durante il fine settimana, consiglierei di lasciare questa parte della città alla domenica mattina, quando il perimetro esterno del parco diventa un punto di incontro per gli artisti locali, che espongono i propri  lavori nel mercatino d’arte di Merrion Square: interessante soprattutto se si è alla ricerca di un souvenir diverso dal solito.

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6. VISITARE LA BIBLIOTECA DEL TRINITY COLLEGE

La prestigiosa università di Dublino ricorda esternamente i grandi atenei inglesi. Oltre ad una passeggiata nel bellissimo cortile, per bambini in età scolare può essere indicata anche la visita all’antica biblioteca ( Long Library) soprattutto se si viaggia con dei piccoli fans di Harry Potter, dato che questa sala impressionante, tutta in legno e piena di libri è decisamente molto Harrypottiana! Con lo stesso biglietto si accede anche alla zona dove è custodito il Libro di Kells, The book of Kells, il prezioso manoscritto miniato realizzato dai monaci irlandesi nel 800 D.C. : una vera opera d’arte per le illustrazioni e le miniature riccamente colorate ed eseguite con grande maestria. Mia figlia di otto anni, abituata come tutti a dipingere con i colori in tubetto, è rimasta molto colpita dal fatto che i monaci dovessero produrre loro stessi i colori e che i minerali utilizzati dovessero viaggiare attraverso tutta l’Europa per arrivare fino in Irlanda, dal mediterraneo o dalla Persia.

 

7. BREAKFAST TIME: USCIRE A FARE COLAZIONE 

Dato che il nostro bed & breakfast in realtà era solo bed, senza breakfast, siamo uscite a fare colazione e ci siamo sentite un po’ come in un film americano perché la mia piccola compagna di viaggio ha scoperto le pancakes, che non sono molto irlandesi, ma sul menu della colazione si trovano abbastanza spesso…ed è stato amore! L’alternativa è la full irish breakfast, la ricca colazione irlandese a base di uova, bacon e salsicce, ma per quella bisogna svegliarsi con molta fame!

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8. MERENDA ALL’ANTICO CAFÈ BEWLEYS

La mia caffetteria preferita è sicuramente il Bewley’s, in Grafton Street. La scelta è tra dolci tipici della pasticceria inglese e paste più simili a quelle italiane, da gustare in un bell’ambiente, arredato nello stile di inizio novecento (le vetrate e l’insegna sono invece originali d’epoca). Il mio dolce preferito è la loro carrot cake: sognavo da anni di poterla mangiare di nuovo!

9. PASSEGGIARE SUL LUNGOFIUME 

Il Liffey, il fiume che attraversa Dublino, è l’ideale per una passeggiata al tramonto o dopo cena con un gelato, come abbiamo fatto noi. Camminando sul lungofiume si incontrano diversi ponti. Il più famoso è il pittoresco Ha’penny bridge, che è pedonale e si trova in corrispondenza della zona di Temple bar. A Dublino ci sono anche due ponti progettati dell’architetto spagnolo Santiago Calatrava. Il primo è stato intitolato a James Joyce e la sua forma particolare viene esaltata soprattutto la sera, quando è illuminato. L’altro ponte firmato da Calatrava, il Sameul Becket bridge, costruito piuttosto di recente, è stato anche per me una sorpresa. Ha un aspetto molto futuristico, è sospeso e retto da cavi ancorati a piloni e la forma ricorda un po’ un’arpa. Questo ponte si trova nella zona più nuova e trendy della città, i Docklands. E, a proposito, questo è un quartiere interessante da visitare se si ha ancora tempo a disposizione e si è già vista la Dublino più classica. Si tratta dell’ ex zona portuale che, soprattutto a cavallo degli anni settanta e ottanta, era una delle più degradate e problematiche della città. Grazie ai vari progetti di riqualificazione urbana che si sono susseguiti in questi anni (a partire dalla metà degli anni 90) l’area dei Docklands è rinata ed è oggi una  zona moderna, dove si respira un’aria nordeuropea, con appartamenti eleganti, spazi verdi, ristoranti e trendy waterfront cafè, centri congressi, teatri, modernissimi hotel extra lusso e spazi espositivi.

10. E PER FINIRE : UNA GITA AL MARE

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Per fare una piccola escursione al mare ci si può dirigere a sud, verso Killiney, dove abita anche Bono degli U2 e dove si trova la spiaggia più grande della zona. Oppure si può prendere il treno che va in direzione opposta e raggiungere Howth, piccolo villaggio di pescatori che sorge nell’omonima baia. Ho scelto Howth perché ricordavo delle belle domeniche a passeggiare sulla scogliera, nel paesaggio tipico irlandese e poi il fish and chips sul molo, prima di tornare a Dublino. Mia figlia però quel giorno era pigra, avevamo camminato tantissimo sia il giorno prima che quella mattina e ora aveva solo voglia di giocare un po’ in spiaggia. Col senno di poi avrei fatto meglio a scegliere Killiney, che ha una spiaggia molto più bella. Quella di Howth alla fine si è rivelata comunque interessante perché abbiamo potuto osservare il fenomeno delle maree e poi è un paese carino, con un bel faro e…si possono vedere le foche! Noi ne abbiamo incontrate due, mentre camminavamo sul molo, in direzione del faro, proprio tra i pescherecci attraccati. E alla fine, per concludere in bellezza la gita a Howth, come da tradizione, ci siamo fermate a prendere il buonissimo fish and chips e lo abbiamo mangiato sul molo, circondate dai gabbiani.

DOVE ALLOGGIARE 

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Vista dal nostro b&b

In linea di massima Dublino è una città sicura, ma le zone a nord del fiume hanno una brutta reputazione e per questo troverete alloggi più economici. L’area che personalmente considero ideale è quella di Merrion square: centrale, tranquilla, elegante, ma di certo non economica. Perfetta anche tutta zona vicino al St. Stephen’s Green e ovviamente la centralissima Temple bar. Portobello, dove abbiamo pernottato noi questa volta, è un quartiere vivace, pieno di locali e ristoranti, si trova appena fuori dal centro ( a circa 5 minuti di autobus ) ed è frequentata per lo più dai giovani hipster dublinesi. Allontanandosi dalla strada principale il quartiere si fa più tranquillo, residenziale, con file di case giorgiane, qualche giardinetto e in direzione opposta al centro di Dublino si può raggiungere, in pochi minuti a piedi, la zona del Canale (Grand Canal) che è molto carina.

Leggi anche Irlanda con bambini : Cork e la penisola di Dingle

 

 

 

 

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