La città delle cento chiese è il posto ideale per un weekend in famiglia: con il centro storico quasi interamente pedonale; il verde delle mura e i suoi parchi gioco; bei monumenti e curiose leggende. Il tutto in un’atmosfera rilassante da piccola città di provincia, che invita a scoprirla senza fretta, a passo di bambino.
Ogni volta che torno nella mia città con i miei figli ci sono delle tappe imperdibili, quasi di rito, alle quali cerco sempre di affiancare qualcosa di nuovo da fare, come ad esempio il giardino botanico, dove ho portato i bambini l’ultima volta: un’occasione anche per me, per tornare in un luogo in cui non ero più stata dai tempi delle elementari.
Dove andare e cosa visitare a Lucca con i bambini? I consigli di una lucchese doc!
I MUST di Lucca con i bambini :
Innanzitutto le mura, le uniche in Europa ancora intatte e completamente percorribili: l’orgoglio di noi lucchesi! È sempre bello passaggiare per il viale alberato e poi fermarsi in uno dei tanti baluardi e guardare la città dall’alto. L’ultima volta abbiamo fatto una cosa proprio da turisti noleggiando la ciclocarrozzella: ai bambini è piaciuto da matti! Ai piedi delle mura ci sono due bei parchi gioco: uno vicino a Porta Elisa e l’altro in prossimità di Porta S. Donato, che per noi sono una tappa obbligata, quando ci troviamo in zona. Per i bambini più piccoli segnalo anche la giostra con i cavalli in stile “belle epoque” che si trova in corrispondenza dell’Antico caffè delle mura, proprio sotto la discesa.
E le mura sono anche il luogo ideale per un picnic, magari con la buonissima focaccia del Forno Giusti, uno storico panificio dall’insegna rossa, in stile liberty, dove c’è sempre un po’ di fila, anche grazie alla sua fama, di essere il migliore della città.
Salire i 230 gradini della Torre Guinigi, uno dei simboli di Lucca, per godersi il panorama all’ombra degli alberi che crescono sulla cima. Pare che nel medioevo ce ne fossero addirittura 250 di torri! Tra le poche arrivate fino ai giorni nostri, l’altra accessibile ai visitatori è la Torre delle ore, che custodisce un bellissimo orologio meccanico del XVII secolo, ancora funzionante. Noi ci siamo stati per la prima volta tutti insieme proprio quest’anno e mi è piaciuto molto perché c’erano pochissime persone, mentre sulla Torre Guinigi, dove in questi anni siamo saliti diverse volte, è sempre piuttosto affollato. Esiste anche un biglietto cumulativo, per le due torri e il giardino botanico.
La pizza al taglio da Felice, che non è un vero e proprio monumento, ma a Lucca è un’istituzione! Si tratta di una storica pizzeria in via Buia, che sforna una delle pizze più buone della citta. Il locale è minuscolo e strapieno all’ora di pranzo, ma vale la pena aspettare un po’ perché tutto quello che preparano è ottimo. Consiglio di assaggiare la loro cecina e il castagnaccio ripeno di ricotta, due specialità lucchesi. E poi la spuma bionda, bevanda praticamente sconosciuta fuori dai confini toscani, che ogni volta mi riporta all’infanzia, a quando ci fermavamo, con mia madre, a mangiare la pizza dopo un giro in centro. Sono molto affezionata a questo posto e non c’è rietro a Lucca senza una sosta da Felice.
La piazza dell’Anfiteatro, perfettamente ovale e chiusa dalle case che furono costruite sulle fondamenta di un antico anfiteatro romano. Ai bambini piacerà questa piazza senza angoli!
Piazza San Michele, su cui sorge l’omonima chiesa, capolavoro gotico romanico, la cui facciata è sormontata da una grande statua dell’arcangelo Michele, alta quattro metri. Ai bambini piacerà perché mettendosi in un determinato punto della piazza ( all’angolo con via San Paolino) si può scorgere in alcuni momenti un luccichìo che, si dice, provenga da un diamante nascosto nelle statua e mai trovato.
Una storia da raccontare ai bambini è quella di San Martino, a cui è dedicato il Duomo. Sulla facciata della chiesa si trova proprio la statua che raffigura il santo nell’atto di tagliare il suo mantello per darlo a un povero viandante. I miei figli conoscevano già la storia di San Martino perché in Germania viene celebrato a Novembre ( lo avevo raccontato qui : Lanterne, biscotti e Glühwein: così si festeggia San Martino in Germania )
Per gli amanti dell’arte, nel duomo di Lucca si trovano due opere importanti: il quadro “Madonna in trono col bambino e i santi” del Ghirlandaio e il monumento funebre a Ilaria del Carretto (nobildonna appartenente alla famiglia Guinigi) realizzato da Jacopo della Quercia. Ricordo benissimo di aver studiato queste due opere anche a scuola, nell’ora di storia dell’arte, ma per i lucchesi il duomo è soprattutto la chiesa del Volto Santo, reliquia venerata già nel medioevo e legato a diverse storie popolari.
ALTRE COSE DA FARE CON I BAMBINI A LUCCA :
Una passeggiata nel giardino botanico. Lo consiglio perché è un’oasi di pace, con alberi secolari e uno stagno con rane, tartarughe e ninfee. Al laghetto è inoltre legata la leggenda di Lucida Mansi, nobildonna lucchese vissuta nel diciassettesimo secolo. Si dice che fosse una donna bellissima e molto vanitosa e che vivesse una vita frivola, fatta di feste, lusso sfrenato e molti amanti. La leggenda narra che, per non perdere la bellezza e restare giovane a lungo, Lucida fece un patto con il diavolo, che le promise altri trent’anni di giovinezza, in cambio della sua anima. Una notte, allo scadere del patto, il demonio si presentò dalla donna, che fuggì alla Torre delle ore, nel disperato tentativo di riportare indietro le lancette. Lui la raggiunse e la trascinò sulla sua carrozza di fuoco, a cui fece fare l’intero giro delle mura, prima di gettarsi nel laghetto del giardino botanico e scomparire per sempre negli inferi.
Per restare in tema di leggende lucchesi, vi potete dirigere verso Palazzo Bernardini, un edificio che risale agli inizi del cinquecento, e cercare la pietra del diavolo. Pare che dove adesso sorge il palazzo, fosse raffigurata una Madonna venerata in città e che prima di iniziare i lavori si consigliò ai Bernardini di integrare l’immagine sacra all’edificio, ma il diavolo intervenne e convinse la famiglia di ricchi mercanti a disfarsi della Madonna. Una delle finestre, che si trova proprio nel punto in cui, secondo la leggenda, era collocata l’icona sacra, ha uno stipite incurvato (che sporge in maniera evidente!) e a niente sono serviti i numerosi tentativi di correggere il difetto, lo stipite è sempre tornato al suo posto ( inclinato!) a ricordare di quando i Bernardini dettero retta al diavolo tentatore.
Il Museo del fumetto. Lucca è senza dubbio la capitale italiana del fumetto e quindi non poteva mancare un museo dedicato proprio al mondo dei manga & co. Noi in realtà non ci siamo ancora mai stati, perché fino allo scorso anno i miei figli erano ancora troppo piccoli per poterlo apprezzare (non credo sia indicato prima dei 5-6 anni) e da qualche mese il museo è chiuso per lavori di ristrutturazione… ma sicuramente ci andremo alla riapertura!
Il Mercatino dell’antiquariato
Ok, questa è una più una dritta per i genitori amanti dell’antiquariato che per i bambini : io da piccola lo odiavo, questo mercato! Solo adesso, da adulta, capisco il fascino che esercitava su mia madre, che spesso mi trascinava per le stradine riempite di bancarelle in cerca di qualche affare. Troverete il mercato dell’antiquariato il terzo fine settimana del mese, nelle vie del centro storico ( piazza San Martino, piazza Antelminelli, piazza Bernardini e vie adiacenti).
Le ville sulle colline
Si può fare un vero e proprio tour, che non consiglio perché per i bambini sarebbe noioso (ci sono un centinaio di ville antiche, disseminate nella campagna lucchese), però se avete tempo e vi va di vedere anche un po’ della Lucca fuori porta, vi segnalo quelle che a mio parere sono le più belle: la villa Mansi, a Segnomigno e la Villa Torrigiani, un magnifico esempio di architettura barocca, a Camigliano. Non essendo distanti l’una dall’altra è possibile visitarle entrambe nella stessa giornata.
Il Ponte della Maddalena (detto del diavolo)
Questo ponte si trova sulla strada per la Garfagnana, a Borgo a Mozzano, un paesino che sorge sulle rive del fiume Serchio. Le arcate asimmetriche, con quella centrale così alta che sembra sfidare la legge di gravità, hanno ispirato una leggenda (una delle tante!) legata al diavolo. Pare che il costruttore, non riuscendo a finire il ponte, proprio a causa dell’arcata più grande, scese a patti con Satana, che gli promise di terminare i lavori in una sola notte, in cambio della prima anima che avesse attraversato il ponte. L’astuto costruttore riuscì ad aggirare il problema facendo attraversare per primo un cane.