Lisbona: cosa fare e cosa vedere con i bambini

Racconto dei nostri quattro giorni nella splendida capitale del PortogalloTram giallo attraversa una stretta strada del centro di Lisbona

Per mio marito e i miei figli era la prima volta a Lisbona, mentre io avevo ricordi, anche se ormai un po’ sbiaditi, di un viaggio fatto da giovanissima, ben diciotto anni fa. La differenza che ho notato quasi subito è che in giro ci sono molti più turisti. Ad esempio, la mia prima volta a Lisbona, pur viaggiando in alta stagione, non avevo dovuto fare la fila per salire sul famoso tram 28 e avevo trovato anche posto a sedere. Invece stavolta, ovunque andassimo, ci muovevamo con una grande quantità di turisti: se è così nel mese di Febbraio, non oso immaginare come sarà in primavera e in estate!

Cosa visitare a Lisbona, che sia interessante anche per i bambini? A questa domanda risponderei intanto che una città come questa, la cui bellezza si trova soprattutto nel fascino dei vicoli stretti, negli scorci tra le case del Barrio Alto e dell’Alfama, con maioliche che spuntano anche dove non te le aspetti, vertiginosi sali scendi con vista sul fiume, piccoli locali dove si mangia bene con pochi euro….insomma, il modo migliore per visitarla, è lasciarsi il tempo di scoprirla passeggiando senza meta per questi quartieri popolari e farsi sorprendere. Fermandosi solo ai monumenti e ai musei, si perde almeno la metà della magia di Lisbona. Posso dire che l’atmosfera di questi quartieri mi era rimasta talmente impressa, che era proprio ciò che volevo ritrovare, tornando quasi vent’anni dopo. Quindi consiglierei, a prescindere da cosa si decida poi di fare e vedere, di dedicare almeno un paio d’ore alla passeggiata libera per l’Alfama, il quartiere dove anche il protagonista del celebre film di Wim Wenders Lisbon Story si innamora della città, e della musica melanconica e struggente dei Madredeus…..che in effetti sarebbe proprio la colonna sonora perfetta per girare questa zona di Lisbona!

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La capitale portoghese è, proprio come Roma, costruita su sette colli e ci sono diversi belvedere: quello che più mi è piaciuto è il Miradouro do Santa Luzia. Oltre alla magnifica vista, c’ è anche un muretto ricoperto di Azulejos (le tipiche maioliche portoghesi) ed è un buon punto di partenza da cui iniziare la salita a piedi per raggiungere il Castello di San Giorgio. Solo in questo pezzo di strada mi sarei fermata a fare foto quasi ad ogni angolo, ma non è stato più di tanto possibile perché le vie strette, con marciapiedi quasi inesistenti, non sono il posto migliore per mollare la mano dei bambini e mettersi a fare foto. Al castello c’era già una fila piuttosto lunga, ma per fortuna ho notato che ne avevano una designata ad anziani e famiglie, e in due minuti sono uscita con i biglietti in mano, sorprendendo mio marito, che non si era accorto di niente e stava già sbuffando in fondo all’altra fila. La visita con i bambini è d’obbligo! Intanto perché già di per sé, grazie alle favole, i castelli sono amati anche dai più piccoli e poi perché è uno dei punti più alti della città, da cui si vede tutta Lisbona e inoltre ci sono vecchi cannoni, che hanno attirato l’attenzione soprattutto dei miei figli più piccoli, e pavoni che circolano liberamente per il giardino.

Castello di San Giorgio, Lisbona

Tornando verso il centro, si può passare dalla cattedrale, chiamata , che esternamente sembra più un castello che una chiesa. È davvero bellissima nel suo mix di stili architettonici: dal romanico al gotico, dal neoclassico al barocco.  Non sarà molto interessante per i bambini, ma noi abbiamo distratto i nostri lasciando che accendessero una candela ciascuno e questo, tutto sommato, li ha resi contenti della visita.

Abbiamo poi proseguito verso Praça do comercio, che è la piazza della tipica cartolina di Lisbona, delimitata dai portici e che si apre sul fiumo Tago, bella soprattutto quando il giallo degli edifici si staglia contro un cielo azzurrissimo, come quando l’abbiamo vista noi. Il particolare affascinante è che per secoli è stato il punto di approdo delle imbarcazioni, che arrivavano dai posti più disparati e proprio questa era la porta d’accesso alla città.

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Dando le spalle al fiume si può ammirare la statua equestre di Dom Josè I e l’arco trionfale che collega la piazza alla via pedonale dello shopping, Rua Agusta. Abbiamo avuto la fortuna di trovare un ragazzo che faceva delle enormi bolle di sapone, così i nostri figli, insieme ad altri bambini, si sono divertiti a inseguirle per tutta la piazza.

Il Convento do Carmo, distrutto dal terremoto del 1755, è in pratica una rovina, ma il suo fascino è proprio questo! Ai bambini piacerà questo luogo suggestivo, con le arcate che per soffitto hanno il cielo.

Convento do Carmo, il convento senza tetto di Lisbona

La stazione di Rossio, con la bellissima facciata in stile manuelino, è il punto di partenza per raggiungere in treno una delle destinazioni da favola del Portogallo, Sintra, che si trova a soli 40 minuti di viaggio, quindi decisamente fattibile in giornata. Siamo arrivati con parecchio anticipo alla stazione, così da avere il tempo di fare anche un giro nella bella piazza di Rossio, al cui centro spicca un’alta colonna bianca, sormontata da una statua e due fontane barocche, rispettivamente collocate a destra e a sinistra della colonna. La piazza è circondata da palazzi signorili ed è stata un tempo il ritrovo di scrittori e intellettuali, che si incontravano nei vari caffè, tra cui il Caffè Nicola, che ancora esiste.

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Sintra. Assolutamente da includere nel programma di viaggio, se si hanno più di tre giorni a disposizione a Lisbona. La cittadina sorge in una zona collinare e tutta la valle di Sintra, con i suoi palazzi e residenze principesche, è Patrimonio Unesco: questa zona offre davvero tanto al visitatore e in realtà una giornata sola non basta per visitarla tutta. Tra le varie attrazioni abbiamo scelto quelle che ci sembravano interessanti anche per i nostri figli e quindi abbiamo deciso di fare il Castelo do Mouros, dai cui bastioni si ha una vista spettacolare sulla valle e sul coloratissimo Palacio da Pena (che ricorda molto un castello delle fiabe) e poi il  meraviglioso giardino della Quinta da Regaleira. Che cos’è la Quinta da Regaleira? Si tratta di una villa gotica, bella, ma che di per sé non ha niente di straordinario, rispetto agli altri palazzi della valle di Sintra: quello che la rende speciale è il suggestivo giardino, un luogo dall’atmosfera un po’ surreale, tutto da esplorare. Ci sono torrette in stile Rapunzel, grotte mistiche, statue e fontane coperte di muschio, piccoli laghetti dall’acqua verde, cascate nascoste, passaggi sotterranei completamente al buio che portano da una parte all’altra del giardino. L’attrazione principale è il pozzo dell’iniziazione, in cui è possibile scendere fino a 30 metri di profondità, attraverso una scala a chiocciola. Mia figlia di otto anni è rimasta incantata da questi giardini e una volta rientrati a casa, parlando del viaggio, ci ha detto che è il luogo che più le è piaciuto di tutta Lisbona.

EF6721B2-17FB-4013-9C86-6CFBA26B1ABFPozzo dell’iniziazione, Quinta da Regaleira, Sintra, Portogallo

Belem. Raggiungibile con il tram numero 15 dal centro di Lisbona o, come abbiamo fatto noi, con il treno che dalla stazione Cais do Sodre porta al mare. La mattina, essendo una bella giornata di sole, siamo partiti per Carcavelos. Il mare d’inverno a me piace molto, ma siamo andati soprattutto per concedere ai bambini un po’ di svago in spiaggia. Abitando lontano dalla costa, i nostri figli impazziscono dalla gioia ogni volta che si trovano di fronte alle onde. E queste, poi, non sono onde piccole, ma veri e propri cavalloni! In mare infatti c’erano diversi surfisti. La spiaggia invece era tutta per noi. Faceva piuttosto caldo per Febbraio e si stava bene anche in maglietta. I bambini hanno giocato ed io mi sono rilassata tantissimo al sole. Una mattina perfetta insomma! Dopo pranzo, tornando in treno verso Lisbona, siamo scesi alla stazione di Belem, dove abbiamo trascorso un bel pomeriggio e fatto merenda con le celebri paste. In questa zona ci sono due attrazioni imperdibili: la torre, che è un po’ il simbolo di Lisbona, raffigurata sulla copertina di molte guide, sulle cartoline ecc.. e poi il Monastero dos Jerónimos, uno dei più importanti esempi di architettura manuelina, davvero bellissimo.La torre di Belem, Lisbona, Portogallo

Nella chiesa annessa c’è anche la tomba dell’esploratore Vasco da Gama, mentre nella cappella del chiostro riposano le spoglie dello scrittore Fernando Pessoa. Tra il lungofiume, dove si trova la torre, e la parte più interna dove sorge il monastero, c’è un parco, che ha anche una piccola area gioco e dove abbiamo fatto una sosta. Dalla panchina dove eravamo seduti io e mio marito, ho notato una struttura che non mi sarei mai aspettata di trovare in Portogallo: un angolo di Thailandia nel bel mezzo del parco! Si tratta di una pagoda d’oro donata alla città di Lisbona in occasione del cinquecentesimo anniversario dell’arrivo dei portoghesi in Thailandia. Costruita a Bangkok, la pagoda è stata spedita seguendo la stessa rotta percorsa del navigatore portoghese cinquecento anni prima. Sicuramente uno dei monumenti più singolari di Lisbona.

E adesso veniamo ai Pasteis de Belem! Dopo averne mangiati in centro città, in diverse caffetterie, devo dire che vale assolutamente la pena spingersi fino alla Antiga Confeitaria de Belém. Sarà stata autosuggestione? Forse, ma mi sono davvero sembrati più buoni. E poi, da lodare il fatto che abbiano mantenuto prezzi normali, solo leggermente più alti della media, ma davvero di pochi centesimi! Non ce lo aspettavamo ed eravamo pronti a pagare il prezzo turistico per sederci ad uno dei tanti tavoli e assaggiare le paste originali e invece siamo stati piacevolmente sorpresi.

Pasteis de Belem, i dolci tipici di Lisbona

Mercado da Ribeira

Questo grande mercato coperto si trova proprio di fronte alla stazione di Cais do Sodre ed è sia un’attrazione turistica che una moderna food hall, come se ne trovano sempre più spesso, in giro per le capitali europee. Il punto forte è che si può scegliere cosa mangiare in uno dei tanti stand/ ristoranti che offrono un po’ di tutto, dalla cucina tradizionale a quella internazionale, tutto preparato sul momento sotto gli occhi degli avventori, con ingredienti freschi. Ci ha dato la possibilità di mangiare cose diverse e fare molti assaggi. Con dei bambini al seguito il fatto di non avere servizio al tavolo non è stato semplicissimo da gestire, perché uno di noi doveva sempre restare al tavolo mentre l’altro ordinava e ritirava le varie pietanze..però è del tutto fattibile ed è un bell’ambiente, apprezzato anche dai nostri figli perché abbastanza movimentato, diverso dal solito ristorante. I prezzi però sono un po’ alti per Lisbona.

Il Tram numero 28. Al contrario di tutte le guide e siti turistici specializzati, io non consiglio assolutamente di prendere questa affollata attrazione turistica su rotaie. Molti anni fa l’avevo fatto e ammetto che è un bel giro. I motivi per cui abbiamo scelto di non prendere questo tram stavolta sono due: primo, perché anche fuori stagione lo abbiamo sempre visto passare strapieno e non ci è sembrato divertente né fare la fila, né tantomeno viaggiare con tre bambini stipati come sardine. E poi perché è anche un po’ triste l’idea che siamo stati noi turisti a trasformare quello che era, e ancora dovrebbe essere, un mezzo di trasporto per la gente del posto in un’attrazione turistica a tutti gli effetti. Il Tram comunque ci è piaciuto molto, lo abbiamo immortalato in diversi scorci della città e poi, dato che passava proprio sotto il nostro appartamento, anche senza aver fatto il giro panoramico lo abbiamo visto (e sentito!) così spesso che alla fine ci sembrava un po’ nostro: “arriva il nostro tram” dicevano infatti anche i bambini.

Elevador da Bica.

Secondo me è la più caratteristica delle tre funicolari di Lisbona, percorre una stradina ripida per circa 300 metri, molto pittoresca e infatti ci sono sempre piccole folle di turisti che fanno foto!

Elevador da Bica, una delle funicolari di Lisbona

I negozi del passato. A Lisbona, come a Porto ( Link del nostro viaggio a Porto)  ci sono dei bellissimi negozi antichi. Stavolta non ho avuto modo di fare questo tuffo nel passato perché i nostri gemelli di quattro anni non amano lo shopping! Siamo però entrati da un vecchio barbiere per far tagliare i capelli al nostro ometto, che per quei cinque minuti è diventato la star del negozio. Il taglio di capelli non ha soddisfatto pienamente la mamma, ma ci siamo divertiti!

Oceanario. È il secondo acquario più grande d’Europa e ai bambini piacerà sicuramente, ma mi sento di consigliarlo solo in caso di maltempo o se si hanno più di tre giorni a disposizione. Non è un must perché comunque ci vuole tempo per raggiungerlo e per visitarlo e ci sono molte cose più interessanti da fare a Lisbona quando il sole splende. Avendo il volo di ritorno nel pomeriggio, siamo venuti all’Oceanario la mattina del nostro ultimo giorno, approfittando del fatto che si trova non molto distante dall’aeroporto. C’è la possibilità di lasciare gratuitamente i bagagli in un deposito, ma attenzione perché le file solo lunghe, è consigliato l’acquisto del biglietto online. Oceanario di Lisbona

 

 

 

 

 

 

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