I bambini molto piccoli, nei primi anni di vita, camminano per la pura gioia di camminare, spinti dalla curiosità di esplorare, ma già dai 3-4 anni questo non basta più e tutto ciò che non è gioco ( o intrattenimento ) viene considerato “noioso”.
Noiosa la passeggiata: camminare senza meta, che senso ha? Noiosi i musei. Noiosi i centri storici, le chiese, i monumenti, i negozi. Insomma, tutto noioso. Però non ci si deve rassegnare a trascinarsi dietro figli svogliati, che preferirebbero restare a casa piuttosto che seguirci in giro per il mondo. Hanno semplicemente bisogno di più stimoli, ma coinvolgerli si può! Ecco qualche idea :
1. ORGANIZZARE CON ALTRE FAMIGLIE
Viaggiare con altre coppie e i loro figli, per quello che ho potuto sperimentare, è una mossa vincente per coinvolgere i bambini, che in gruppo sono più propensi a camminare, a vedere cose e sono in genere di buon umore. All’estero siamo sempre andati da soli, ma ho potuto osservare questo comportamento durante le gite in zona ed è sempre andata alla grande!
2. FARE QUALCHE RICERCA PRIMA DELLA PARTENZA
Improvvisare va bene, ma se si vogliono coinvolgere i propri figli nel viaggio, è meglio prepararsi. Ci sono attrazioni che facilmente attireranno la loro attenzione, tipo castelli, ponti sospesi, campanili con vista, giardini zoologici. Poi ci sono attrazioni meno ovvie. E in questo caso si può cercare il particolare architettonico che possa risvegliare l’interesse del bambino: i bassorilievi di una facciata che raccontano una storia, dei dettagli colorati, la fontana in mezzo alla famosa piazza. Si può raccontare qualche aneddoto su personaggi che sono vissuti nella città che si sta visitando o leggende, storie intriganti legate a certi luoghi.
3. ALLA RICERCA DEL BELLO
Questo non funziona con tutti i bambini alla stessa maniera, ognuno ha il proprio carattere e già durante l’infanzia si hanno gusti e interessi personali. Con mio figlio, ad esempio, una chiesa barocca completamente ricoperta d’oro non funzionerebbe, lo lascerebbe del tutto indifferente, mentre le mie bambine sono molto attirate da tutto ciò che luccica e che è molto colorato, quindi portarle in un palazzo principesco sarebbe sicuramente un successo. Generalmente i piccoli hanno un concetto di bello diverso dagli adulti e più colori, ghirigori ed eccessi visivi ci sono, meglio è!
4. PASSEGGIARE SOGNANDO AD OCCHI APERTI
Ad esempio divertirsi ad immaginare in quale casa ci piacerebbe abitare e discutere tutti i dettagli. Una scusa per camminare ammirando le facciate delle case nei centri storici. Si può iniziare indicando una finestra all’ultimo piano di un bel palazzo : sceglierei quell’appartamento lassù, così ogni mattina prenderei il caffè guardando la città dall’alto. E tu? Quale posto ti ispira? Un balcone pieno di fiori con un gatto addormentato; una facciata in stile liberty; un tetto dalla forma inusuale: basta osservare e lasciarsi trasportare dalla fantasia…e intanto si fanno i chilometri!
5. PAUSA AL PARCO GIOCHI E MERENDA SFIZIOSA
Se possiamo facciamo sempre una sosta al parco giochi. Funziona anche come incentivo quando i bambini iniziano a lamentarsi per la stanchezza “ Raggiungiamo la piazza che interessa alla mamma e poi ce ne andiamo a giocare! ” Inoltre è una meritata pausa gioco per dei bambini che seguono tutto il giorno i genitori in giro per la città.
L’altra cosa apprezzatissima e che inseriamo sempre nel programma, è la sosta in qualche pasticceria per una pasta o una fetta di torta con cui fare merenda: dopo si riparte con più energia!
6. VISITE E ATTIVITÀ DEDICATE SOLO A LORO
Questo punto sembra scontato, ma non sempre si pensa a dedicare almeno qualche ora interamente ai bambini e inoltre non tutte le città offrono attività indirizzate espressamente ai più piccoli però, se ci si trova in qualche capitale europea di solito basta cercare e qualche museo interattivo o parco tematico interessante li si trova sempre.
7. COMPRARE UNA GUIDA PER BAMBINI
Purtroppo non se ne trovano per tutte le destinazioni, ma sono perfette per i piccoli viaggiatori perché hanno disegni anziché foto, sono ricche di informazioni interessanti per i bambini e sono scritte in un linguaggio chiaro ed accattivante. Quando non si trovano quelle specifiche per l’infanzia, può andar bene anche una classica guida, l’importante è sfogliarla con i propri figli prima di partire e ancora meglio lasciarla a loro durante il viaggio, nel loro zainetto, in modo da coivolgerli in prima persona. Quella di Vienna è stata la prima guida della mia figlia maggiore, che ci ha portati in giro per la città seguendo pagina dopo pagina i suggerimenti del libro e guai a saltare qualcosa! Non le è andata giù che non siamo riusciti ad andare alla tomba di Beethoven, più per non aver potuto fare la crocetta anche su quella, che per amore della musica, ma insomma, è chiaro che la guida è stata per noi una risorsa fantastica.
8. DAR LORO UNA MACCHINA FOTOGRAFICA
Rispolverare la vecchia fotocamera che giace da qualche anno sul fondo di un cassetto o acquistarne una nuova economica, qualunque scelta si faccia sicuramente il risultato sarà lo stesso: i bambini si divertiranno a fare foto, proprio come noi genitori. Ne potrà nascere una vera e propria passione per la fotografia oppure no, ma di certo questa attività terrà impegnati i bambini, che scatteranno foto anziché lamentarsi. Provare per credere!
9. USARE MEZZI ALTERNATIVI ALLA MACCHINA
Sì, perché l’auto è il mezzo più usato nella vita di tutti i giorni e molti bambini partiranno già più volentieri se il viaggio verrà affrontato in aereo o in treno e se, una volta sul posto, si organizzeranno altri spostamenti divertenti come prendere la funivia, il tram, fare una gita in battello, un giro a cavallo ecc…
10. LO SHOPPING
Come facciamo noi adulti, che quando andiamo da qualche parte torniamo a casa con i vari souvenir, mi sembra giusto e stimolante per i bambini poter scegliere qualcosa anche loro, da comprare e tenere come ricordo o anche da regalare ad amici e parenti. Dalla Thailandia, ad esempio, hanno portato a casa un tuk-tuk di legno, dei fermagli per i capelli, delle magliette, un portagioie e dei vestitini estivi. Tutto scelto da loro, girando tra le bancarelle: ed ecco che seguire i genitori al mercato non è più così noioso!