Ratisbona (Regensburg in tedesco) è una città bavarese bagnata dal Danubio e famosa soprattutto per il suo ponte in pietra, lo Steinerne, il più antico della Germania e che per oltre 800 anni è stato l’unico ponte della città.
E se lo Steinerne è sicuramente l’opera architettonica più fotografata di Ratisbona, questa bella cittadina ha però diversi monumenti importanti: essendo uscita indenne dal conflitto della Seconda Guerra Mondiale (rara eccezione tra le città tedesche) ha un centro storico medievale completamente preservato.
Arrivati poco prima di mezzogiorno, già un tantino affamati, dopo aver passeggiato lungo il fiume ed aver attraversato il famoso ponte, ci dirigiamo verso un’attrazione che fa proprio al caso nostro perché oltre ad essere un edificio storico è anche una sosta mangereccia: il “Würstlkuchl” un chiosco che serve würstel in maniera continuativa dal medioevo fino ad oggi. Costruito nel 1135 è il locale più antico della città, che per secoli è stato il punto di incontro e di ristoro di marinai, operai e artigiani. Questa suggestione, di entrare in un pezzetto di storia, attira molti turisti e la fila per essere serviti è lunga, ma vale la pena aspettare perché i panini alla salsiccia sono davvero saporiti. In realtà, malgrado le apparenze, il servizio è veloce e in circa dieci minuti ci affacciamo nella minuscola cucina dove vengono contemporaneamente grigliate decine di salsicce bavaresi e dove ci preparano al volo dei succulenti panini.
Con la pancia piena di würstel ci avviamo verso la nostra prossima tappa, la cattedrale di San Pietro. È considerata la costruzione gotica più importante della Baviera e appena la vediamo capiamo subito il perché. Mi colpiscono soprattutto l’altare maggiore, una straordinaria opera di cesellatura di artisti locali, e le bellissime vetrate che creano un’atmosfera magica e incantano anche i miei bambini. La foto che ho fatto non rende giustizia ai suggestivi giochi di luce e colori che queste enormi finestre creano in chiesa. Non lontano dal duomo si trova una sontuosa cappella in stile rococò, che incanterà anche i più piccoli grazie alla profusione d’oro! Si tratta della Alte Kapelle, che esternamente è spoglia mentre al suo interno è un’esplosione di stucchi, affreschi e dorature. Al contrario del Duomo, qui siamo gli unici visitatori, forse perché la cappella è un po’ nascosta o forse non è considerata una delle opere architettoniche più importanti della città, ma a noi è piaciuta molto.
Passeggiando per il centro storico, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, ammiriamo le belle case patrizie, la piazza del municipio, dove una coppia di sposi posa per il fotografo e ci avviamo lentamente verso il palazzo dei Turn und Taxis, la nobile famiglia tedesca che nel 400 ebbe un ruolo fondamentale nella diffusione del sistema postale in Europa. Il palazzo è ancora oggi residenza del casato Turn und Taxis e per questo motivo si possono visitare solo alcune stanze. Decidiamo di non entrare, perché i nostri figli iniziano a dare segni di cedimento e ci limitiamo a visitare l’adiacente abbazia di Sant’ Emmerano, il più antico monastero benedettino della Baviera, costruito in stile romanico ma poi ricoperto di strucchi, affreschi e ori barocchi nella prima metà del 1700.
Regensburg è una città piacevole da visitare, a prescindere dalle attrazioni turistiche vere e proprie, ci sono molte piazzette dove rilassarsi insieme alla gente del posto, bevendo un caffè o sorseggiando una buona birra locale. Ci fermiamo in una di queste piazze, attirati dai colori di un piccolo mercato e dalla vicina fontana e ci sediamo a goderci il sole.
Il nostro pomeriggio in giro per Ratisbona si conclude attraversando nuovamente il famoso ponte in pietra per raggiungere la zona verde sull’altra sponda del fiume, un bel viale alberato dove passeggiamo mangiando un gelato, prima di tornare a casa.