Ulm non è molto distante da Monaco, ma fino a questa estate non avevamo ancora mai portato i bambini sul campanile più alto del mondo, benché mio marito, originario della regione, ce ne avesse parlato spesso…e con orgoglio!
L’altro vanto di questa piccola cittadina del Baden Württemberg è di aver dato i natali ad Albert Einstein, anche se in realtà la sua famiglia si trasferì a Monaco di Baviera quando lui era ancora molto piccolo. Il simbolo di Ulm è il passero perché la costruzione del famoso duomo è legata a una leggenda che ha come protagonista proprio questo uccellino. In tedesco gli abitanti della città sono perciò soprannominati “Spatzen” ovvero “passeri”, camminando per Ulm noterete locali così chiamati e il simbolo della città si trova nei dettagli degli edifici, sulle cartoline, tra i souvenir, sulle belle insegne in ferro battuto.
Il punto di partenza del nostro tour di Ulm è stata la piazza della cattedrale, da cui abbiamo ammirato, in tutto il suo splendore, il campanile dove ci apprestavamo a salire. I gradini sono 768 e io, con la scusa di guardare la città, mi sono fermata ad ogni piano per riprendere fiato mentre mio marito e i miei figli facevano sfoggio della loro forma fisica arrampicandosi come se niente fosse. L’ultima parte è molto stretta e l’accesso è limitato ad un certo numero di persone, quindi potrebbe capitare di dover fare un po’ di fila. La vista è magnifica ma i 161 metri si sentono tutti e fa un po’ impressione, infatti mio figlio ha avuto un attimo di cedimento e quasi in cima ha iniziato a dire che voleva tornare indietro. Dopo un paio di minuti si è abituato anche lui e ci siamo goduti il panorama.
La città di Ulm è tagliata in due dal Danubio e il centro storico è piuttosto compatto e facile da visitare a piedi in qualche ora. Il quartiere dei pescatori, Fischerviertel, è la parte della città dall’aspetto più fiabesco, con antiche case a graticcio affacciate su un canale dall’acqua verde, molte delle quali decisamente sbilenche e stradine strette collegate da pittoreschi ponticelli, balconi fioriti, mulini. La casa più storta di tutte, che è entrata anche nel guinnes dei primati è oggi un hotel e pende pericolosamente sulle acque del canale.
Altro palazzo degno di nota, che risale al 1300, è quello del municipio. Si trova sulla piazza del mercato ed ha le pareti esterne completamente affrescate e un bellissimo orologio astronomico.
La casa natale di Albert Einstein fu distrutta durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, al suo posto la città di Ulm ha fatto installare un monumento commemmorativo moderno e poco distante una fontana con una scultura che raffigura il grande scienziato mentre fa la linguaccia.
Infine passando sotto l’arco di una torretta appartenente alla cinta muraria che una volta proteggeva buona parte del centro, si raggiunge la zona lungo il Danubio, dove la gente del posto viene a paggeggiare o a rilassarsi nelle belle giornate di sole ad osservare il placido scorrere del fiume.