Thailandia con bambini : il cibo

La cucina thailandese è una delle mie preferite. Oltre ai piatti elaborati, che si trovano nei ristoranti, mi piace avventurarmi nella variegata offerta del cibo da strada : ebbene sì, ho mangiato spesso alle bancarelle, nei vari mercati, anche se le guide lo sconsigliano, perché penso che se si guarda come il cibo viene preparato, con quali utensili e si sceglie un posto pulito, molto frequentato e  soprattutto  se si ordinano solo piatti caldi, il rischio di intossicazione alimentare non è più alto che mangiando in un ristorante.

Il cibo da strada è parte integrante della vita del thailandese medio e ogni ora è buona per mangiare! Mi è stato spiegato che in Thailandia  è normale consumare i pasti fuori casa e non solo per chi è in giro per lavoro, anche per i pensionati, le casalinghe, gli studenti. Il piatto che più spesso si trova nelle  tipiche tavole calde, ai lati delle strade e nei mercati, è la Noodle soup. Zuppa con spaghetti di  riso o di grano, verdure e carne.

Nei ristoranti si trova anche il cibo occidentale, che difficilmente soddisferà un palato europeo, ma che è perfetto per i bambini, per quando hanno voglia di piatti più familiari. Al momento del viaggio la mia figlia grande aveva sei anni e i gemelli due e mezzo e mi ha tranquillizzato molto sapere che avrei sempre avuto la possibilità di portarli di tanto in tanto a mangiare una pizza o una fettina impanata con le patatine, ma per me era importante che i bambini scoprissero sapori nuovi, che vivessero la Thailandia anche attraverso il cibo, altrimenti sarebbe stato ( se pur di piccoli viaggiatori stiamo parlando) un viaggio a metà.

Ecco i piatti consigliati per i bambini :

Riso fritto con pollo, che è simile a quello cinese, ma con molte più verdure fresche.

Noodle soup, ovvero zuppa con verdure e spaghetti di riso o di grano, rigorosamente non piccante. Basta indicare che il piatto è per dei bambini, ma ad ogni modo, queste zuppe sono quasi sempre senza peperoncino (viene dato extra, se lo si vuole aggiungere).

Carne grigliata, spesso accompagnata da riso, che i miei figli adorano e durante il viaggio lo hanno spesso mangiato, anche scondito!

Spiedini di carne o di pesce. Il mio cibo da strada preferito. In questo caso è soprattutto la forma ad essere invitante  per un bambino : palline infilate su un bastoncino. E poi sono davvero saporiti! Quasi sempre viene dato anche un sacchettino, con dentro una salsa piccante in cui intingere gli spiedini.

Pad Thai. Il piatto thailandese forse più conosciuto all’estero, qualche volta ho provato io stessa a cucinarlo! Sono spaghetti saltati nel wok, in una salsa di pesce e tamarindo e con verdure varie, germogli di soia, gamberetti, carne o tofu e arachidi tostati. Peperoncino fresco, che noi abbiamo chiesto di non mettere. Comunque, solo a mio figlio è piaciuto, e lui non fa testo perché mangia letteralmente di tutto. Le sue sorelle lo hanno assaggiato, ma il piatto è rimasto quasi pieno : non si può pretendere che amino tutto quello che provano, del resto i sapori sono molto diversi da quelli a cui sono abituati.

Il riso al mango invece ha messo d’accordo tutti. È il dessert thailandese per eccellenza.  Si tratta di “Sticky rice” in una cremina a base di latte di cocco zuccherato e servito con pezzi di mango fresco. Spesso decorato da una bella orchidea, per la gioia della mia figlia grande a cui la Thailandia è piaciuta soprattutto perché è il posto dove perfino i taxi sono rosa, ci sono edifici dai tetti d’oro, palazzi  ricoperti da pietre preziose e dipinti in colori sgargianti e dove, appunto, il cibo arriva spesso decorato da un bel fiore. Mango e sticky rice, tipico dolce thailandese

Oltre a questo, hanno (abbiamo) mangiato un’ enorme quantità di frutta, che compravamo al mercato, da consumare nell’arco della giornata. E abbiamo bevuto litri di succhi freschi, che si trovano ovunque. Scorta di vitamine insomma!

Un classico piatto thailandese che i bambini non hanno invece mai mangiato è il curry. Sicuramente si trovano in giro versioni non piccanti, ma abbiamo comunque evitato perché, per esperienza personale, a volte mi è stato detto che un curry non era piccante, mentre invece era solo una versione più blanda, che per i miei figli sarebbe stato già troppo. Io e mio marito lo abbiamo ordinato spesso, nelle diverse varianti, ma i bambini non hanno voluto assaggiare neanche quelli meno speziati.

Insomma, facendo un bilancio, ce la siamo cavata anche col cibo : i bambini hanno apprezzato alcuni piatti più di altri, ma abbiamo sempre trovato qualcosa che poteva andarci bene. Certo, gli ultimi giorni di viaggio mia figlia G. non faceva altro che parlare di quello che avrei dovuto cucinare una volta tornati a casa e il primo pranzo che ho portato in tavola è stato accolto come mai prima di allora! È normale, i sapori familiari restano i più più amati, ma sono contenta di sfatare il mito che vede i bambini come esseri talmente abitudinari da non poter sopravvivere senza il solito piatto di pappa. Io credo addirittura che, trovandosi lontani da casa, in un ambiente così diverso, i bambini siano istintivamente più disposti a provare cose che a casa rifiuterebbero, complice anche la presentazione dei piatti, i colori, la vivacità dell’ambiente circostante, che forse li distrae un po’ dal pensare troppo a cosa hanno nel piatto. Insomma, i bambini sono esseri abitudinari, sì, ma è il loro spirito da piccoli esploratori che all’occorrenza si manifesta rendendoli capaci di fare cose che non ci aspetteremmo da loro….anche in fatto di cibo, evidentemente!

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